No, non rimpiango nulla, me ne frego del passato, se non avessi avuto la vita che ho avuto, non avrei mai potuto cantare come canto
— Édith Piaf
 

Due grandi artiste. Due donne, due grandi amiche. Due vite dense delle più belle emozioni raccontate attraverso parole e musica. Le loro canzoni più significative, da “La vie en rose” a Hymne e l’amour”, da “Gigolò” a “Lili Marlene”, in una veste sobria, elegante e senza fronzoli.

Solo Édith Piaf e Marlene Dietrich.

 
 

MarlenEdith è una parentesi nelle nostre vite frenetiche, un modo per fermare il tempo, guardare al passato e respirare qualcosa che sembra ormai essere irripetibile. Eppure dicono che la storia si ripete sempre… ma è anche vero che i ritmi in cui viviamo oggi ci fanno dimenticare tutto con altrettanta velocità. Tuttavia a volte è necessario fermarsi, respirare e semplicemente restare in ascolto.

MarlenEdith è questo. Un momento di ascolto per nutrirsi di poesia, musica, emozioni. Quelle che solo due vite intense come quelle di Marlene Dietrich e Edith Piaf possono trasmettere. In loro c’è tutto. Qualsiasi sfumatura che appartiene ad una donna. Passione, paura, solitudine, rassegnazione, coraggio, sensualità, determinazione, frustrazione… hanno vissuto intensamente, e con altrettanta pienezza hanno voluto dedicarsi al loro pubblico, ai loro sogni, ai loro amori.

Apparentemente molto diverse, la Dietrich donna tutta d’un pezzo, impavida, contro tutto e tutti, persino contro Hitler, così convinta che se avesse ceduto alle sue avances avrebbe forse cambiato le sorti della Guerra Mondiale. La sua forza usciva in ogni sua interpretazione, sia come attrice che come cantante, una mangia uomini che provocava anche le donne, senza pregiudizi, solo con la voglia di vivere senza risparmiarsi. Fu proprio lei a sostenere la Piaf nel periodo più buio della sua vita, si è accollata la disperazione dell’amica, tendendole la mano e dandole la forza di cantare ancora per una volta proprio quell’inno all’amore che aveva scritto per il suo Marcel. Eppure anche la Dietrich soffriva, con discrezione, in silenzio, dopo tanto combattere, la sua stessa Germania la rifiutò, e nonostante tutto lei stessa decise di tornarci un’ultima volta, per sempre. Una vita lunga la sua, più di 90 di anni di cinema, teatro, musica, viaggi, battaglie artistiche e sul campo, un’unica figlia che si è occupata di raccogliere tutte le testimonianze di una donna che ha fatto la storia di un secolo, un’icona che va raccontata in ogni sua sfumatura. Una vita più breve quella della Piaf, ma altrettanto intensa, quasi troppo, lei in balia degli eventi, degli uomini, del successo, delle emozioni. E’ caduta, si è rialzata, è ricaduta e si è risollevata ancora una volta, fidandosi di chi la circondava e di chi si approfittava del suo successo e della sua debolezza. Ma nonostante tutto il suo fascino era una calamita per gli uomini e per il suo pubblico. In ogni sfumatura della sua voce si sente la sua sofferenza che non l’ha risparmiata quasi mai. Pochi i momenti felici della sua vita, ma forse se non fosse stato così, le sue canzoni non sarebbero così profonde e dirette. Ha pagato a caro prezzo e sulla sua pelle ogni singola scelta, giusta o sbagliata, così in balia della vita e altrettanto determinata sul palco. La musica era la sua unica àncora di salvezza e in ogni parola si percepisce l’intensità con cui ha vissuto.

Ma MarlenEdith non è solo questo, già il titolo fa capire che le loro vite si intrecceranno, a partire da quell’incontro, in quel locale, durante una performance della Piaf che ha stregato persino l’impenetrabile Dietrich. La voce di Edith ha commosso Marlene al punto di sentire l’esigenza di volerla conoscere e complimentarsi con lei. Da quel giorno non si sono più lasciate. La Dietrich le starà di fianco sempre, la accompagnerà nei momenti più importanti della sua vita, sarà lì quando Edith riceverà la telefonata più brutta della sua vita, la aiuterà a riprendersi, le farà da testimone di nozze al suo ennesimo matrimonio, senza chiedere nulla in cambio.

Le loro vite meriterebbero ore e ore di racconti, e MarlenEdith vuole far rivivere quello che queste due immense donne ci hanno lasciato, raccontando di loro e per loro, in modo elegante ed essenziale, un racconto, due voci e un pianoforte… non serve altro.

 

MarlenEdith - Versione in Sloveno Produzione 2021

in collaborazione col Teatro Stabile Sloveno di Trieste

 

Servizio RAI 01.12.2021

Intervista Telequattro 01.12.2021

Servizio Rainews 06.12.2021

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